CODEX THEODOSIANUS
(438). Raccolta delle costituzioni dell'impero romano, dall'epoca di Costantino (312) in poi, fatta estendere e pubblicare dall'imperatore Teodosio II. Concepito col fine di documentare la certezza del diritto, fu presumibilmente il risultato di due diversi programmi dell'imperatore. Il primo (429), più articolato e con finalità educative, prevedeva un inventario della normativa con l'integrazione delle espressioni interpretative della giurisprudenza; il secondo (435) era orientato alla chiarezza dei contenuti, nell'ambito di una stesura essenziale delle norme giuridiche. Il codice fu recepito in gran parte dalla legislazione visigota relativa ai cittadini romani (Lex Romana Visigothorum, 506) e mantenne la sua validità fino alla comparsa del Corpus iuris civilis di Giustiniano (529 nell'impero d'oriente, 554 in Italia).
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